Il centro abitato di Portoverrara è sorto nello slargo tra lo Scolo Bolognese e la Fossa di Porto ed ha origini antichissime.

A testimonanianza del passato rimane il campanile della chiesa in puro stile romanico sopravvissuto, insieme all'abside, alla ricostruzione dell'edificio (dedicato a S. Clemente) nel 1782. Al suo interno è conservato un pregevole dipinto raffigurante la Madonna delle Grazie.

Il toponimo Portoverrara ripercorre le tracce delle origini e l'importanza che il paese ha avuto in passato.

L'abitato sorge dove un tempo si incrociavano i vari rami del Po con il Sandalo, le acque qui regnavano sovrane e fino alla fine degli anni '70 del secolo scorso molti dei suoi abitanti possedevano una batana (tipica barca con fondo piatto) ancorata nei pressi delle due “Fosse”. I corsi d'acqua erano parte integrante della vita degli abitanti: nelle sere d'estate ci sguazzavano felici grandi e piccini e da qui partivano i pescatori che uscivano verso la valle e la Trava per mettere giù i gool (particolari tipi di reti da pesca).

Portoverrara era il porto più antico “vetrario” appunto. E' qui che nel 1866, in località Valbianca tutt'ora un fondo agricolo, fu ritrovata una “trozzella messapica” (vaso) risalente al IV secolo a.C. che testimonia l'esistenza di scambi commerciali tra Spina (la cui necropoli si trova nella valle del Mezzano a 10 km da questo luogo) e il mondo messapico/apulo.

Il Muratori identifica il paese con quello ricordato in un documento di Papa Adriano del 780 d.C. in cui un “fondo detto Vetraria” è annoverato “fra i beni della mensa di Ferrara”. Un documento del 17 settembre 955 ricorda poi, una concessione fatta dall'abate Regimbaldo di “terre poste nel fondo detto Vetraria nei pressi di Vergundino e San Mauro, comprese nella Pieve di S. Maria in Porto”.

L'antico archivio estense del 961 si riferisce a Portoverrara con il nome di “Porto Vetraria”.

Il paese sul fiume Sandolo passò nel 1223 sotto dominio estense e per definire i confini Azzo Novello fece costruire una “fossa” proprio fra Argenta e Portoverrara.
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Pubblicato nell'ottobre del 2016
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